Ufficio stampa & Relazioni Esterne

 

COMUNICATO STAMPA

 

 

Torino, 9 maggio 2022.

 

UGL VIABILITA’ E LOGISTICA:

UN’AUTOSTRADA NON E’ UN BENE PRIVATO…

 “L’Autostrada non può essere gestita come se fosse un’impresa. Non a caso la concessione è lo strumento con cui lo Stato, quale espressione della collettività dei cittadini, realizza finalità pubbliche, utili alla stessa collettività. La finalità della concessione non è la mera realizzazione del profitto, ma garantire senza intoppi la mobilità veicolare dei cittadini, mantenere efficiente l’infrastruttura generando le condizioni per la crescita economica e sociale del territorio a vantaggio dei cittadini.

Nello specifico, come rappresentanti di lavoratori, vogliamo mettere in evidenza come la viabilità autostradale sia un settore del pubblico che non può ridursi alla sola attività di esazione del pedaggio! Autostrada è sicurezza, autostrada è manutenzione, autostrada è prevenzione rischi, autostrada è presidio antincendio, autostrada è corretta posa dei cantieri, autostrada è segnalazione degli ostacoli… tutte attività che in val Susa, su un itinerario internazionale, la direttrice Torino – Modane fra Italia e Francia, sono attualmente realizzate con professionalità e dedizione dai lavoratori di RO.S.S. srl” lo dichiara il Segretario Regionale Ugl Viabilità e Logistica Piemonte, Gianluca Mazzotta.

RO.S.S. è oggetto di una vendita che “porta via” dal territorio della Val Susa una sua eccellenza.  Sitaf, la società della A32 Torino – Bardonecchia e del traforo del Frejus, è nata come società pubblica per una finalità pubblica. Fra i suoi azionisti, accanto ad ANAS, c’erano i soggetti pubblici del territorio, rappresentanti delle collettività (Provincia, Comuni, Camere di Commercio…), come in tante realtà che gestivano e controllavano, con “pubblico profitto”, a vantaggio dei pubblici bilanci, tante concessionarie autostradali. Oggi Sitaf, anziché continuare a finanziare con i suoi lauti profitti le casse pubbliche garantendo sicurezza, manutenzione e occupazione, è progressivamente passata nelle mani di soggetti privati che fanno “efficientamento” con scelte di concorrenza fra contratti di lavoro, che riducono all’osso l’impiego di personale, che usano disinvoltamente rapporti di lavoro precari, che speculano anche a danno delle risorse di un territorio fragile, come quello di montagna, e lo fanno senza minimamente ricordarsi che stanno sfruttando un’infrastruttura pubblica, cioè “di tutti” aggiunge il Segretario Ugl Piemonte, Armando Murella.

Il caso di Tecnositaf appare emblematico. Società leader in Italia e all’estero nella realizzazione di sistemi per la gestione del traffico, non solo per Sitaf, ma principalmente per Anas, per la quale realizza tutti i sistemi che quest’ultima, che è anche azionista di Sitaf, utilizza per la gestione della rete stradale nazionale.

I rappresentanti del “pubblico”, chi a nome di ANAS siede nei Consigli di Amministrazione di queste società, come delle altre Concessionarie in Italia, il Ministero che ha l’onere di dare in concessione un bene di tutti avente finalità pubbliche, ma che ha anche il dovere di dirigere e garantire il rispetto di queste pubbliche finalità, l’Autorità dei Trasporti, chiamata a regolare e mitigare gli effetti della deriva economicista delle privatizzazioni, trovino il modo di evitare che un patrimonio di professionalità, di redistribuzione di redditi sul territorio, di garanzie di qualità e continuità del servizio, non venga disperso con la vendita di RO.S.S. e con la liquidazione di Tecnositaf.  Perché l’autostrada e il traforo fra Torino e Modane, fra l’Italia e la Francia, è un bene pubblico di valore internazionale ed europeo, e come tale va tutelato e gestito!  

 

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